Italia, le città d’arte | con Stefano Zuffi
Le caratteristiche di alcune “città d’arte” italiane, il cui ruolo è però troppo spesso ritenuto marginale o “provinciale”. Ne seguiremo l’evoluzione urbanistica, le vicende storiche, il gusto prevalente, le aspettative della committenza e del collezionismo, le principali stagioni dell’architettura e della pittura alla scoperta di una “geografia dell’arte”. |
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Partenza secondo semestre (da febbraio) |
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Docente
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Livello Monografico
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I corsi saranno attivati con un minimo di 8 iscrizioni e chiusi con un tetto massimo di 15 |
Italia, le città d’arte
Insieme alla “storia” esiste, ed è importantissima, una “geografia” dell’arte. La varietà del territorio, delle vicende politiche e sociali, il dinamismo delle situazioni di potere si riflette direttamente sulla evoluzione culturale e artistica e nella dialettica tra “centro” e “periferia”, indispensabile punto di riferimento per lo studio dell’arte italiana. In questa serie di incontri proponiamo di volta in volta l’osservazione di una città, seguendone lo sviluppo urbano e soprattutto le caratteristiche delle scuole artistiche locali.
Da oltre due secoli, l’arte italiana non viene più presentata come una sequenza di “vite” di artisti in ordine cronologico, ma come un continuo caleidoscopio di “scuole” locali, un incastro di situazioni, di personaggi, di influssi reciproci in cui la storia si combina strettamente con la geografia, e le figure degli artisti vengono inserite nella cornice del contesto culturale non solo della loro epoca, ma delle loro città.
La consapevolezza di un “genius loci” (che può avere radici molto profonde oppure essere legato alle scelte di casate egemoni) si incrocia così con l’ammirazione verso il “genio” individuale.
Verranno analizzate le caratteristiche di alcune “città d’arte” italiane, seguendone l’evoluzione urbanistica, le vicende storiche, il gusto prevalente, le aspettative della committenza e del collezionismo, le principali stagioni dell’architettura e della pittura.
Non prenderemo in considerazione le principali città (Firenze, Roma, Venezia e la stessa Milano), ma altri centri, pure importantissimi, il cui ruolo è però troppo spesso ritenuto marginale o “provinciale” (Bologna, Genova, Siena, Perugia, Ferrara, Mantova, Napoli, e poi Verona, Urbino, Vicenza, Bergamo…)