UN MINUTO DI STORIA DELL’ARTE – ARTE CONTEMPORANEA: divorare l’arte
Consumazione dell’arte dinamica
del pubblico, divorare l’arte
di Piero Manzoni, 1960
Piccoli estratti dai nostri corsi per
UN MINUTO di STORIA dell’ARTE
Nel corso di Arte contemporanea, condotto da Chiara Gatti, Piero Manzoni e le sculture griffate da mangiare:
«Quando giunge alle prime sperimentazioni dei Corpi d’aria, sta ragionando sul tema dell’artista demiurgo. Il fiato, il soffio dell’artista diventa protagonista elevato a opera, come consacrazione del suo essere e della sua identità attraverso il tocco e la messa in teca dei suoi umori.
Questa onda lunga approda al tema delle uova. L’Uovo Scultura è oggetto di una performance, e diviene oggetto-icona ancora prima dell’analoga produzione della pop art americana.
Piero Manzoni (1933-1963) è stato meteora ed enfant terrible di un’epoca straordinaria a cavallo fra gli anni Cinquanta e i “fab Sixties”. Sedotto – prima di Warhol e delle sue scatole di zuppa – dall’idea di impacchettare ogni cosa, mise sottovuoto, oltre alla famosa “merda d’artista”, 150 uova sode timbrate con l’impronta del suo pollice.
Durante un evento alla galleria Azimut, il 21 luglio 1960, invitò il pubblico a nutrirsi del suo piccolo capolavoro, per testimoniare il valore effimero dell’opera d’arte. Da divorare per appropriarsi del pensiero del genio; o da conservare come un gingillo griffato.
Oggi le sue uova, non a caso, valgono oro. Una è conservata a Milano, al Museo del Novecento.»
©Chiara Gatti per CorsiArte