IL PENSIERO CRITICO NELL'ARTE - Corso 1: Fondamenti della Critica, da Dante a Longhi - con Simone Ferrari

IL PENSIERO CRITICO NELL’ARTE – Corso 1: Fondamenti della Critica, da Dante a Longhi – con Simone Ferrari

FONDAMENTI DELLA CRITICA D’ARTE: DA DANTE A ROBERTO LONGHI

Orario
17-20

Partenza secondo semestre
giorno da definire ma il giovedì o il venerdì 

Corso monografico 
Durata 20 ore
10 lezioni da 2 ore

Docente
Simone Ferrari

I corsi saranno attivati con un minimo di 10 iscrizioni e chiusi con un tetto massimo di 15

 

Una NUOVA proposta didattica volta all’acquisizione di strumenti per la pratica professionale
Ciclo IL PENSIERO CRITICO NELL’ARTE 1-2
1. Fondamenti della critica d’arte: da Dante a Roberto Longhi

Che cos’è la Critica d’arte? In primo luogo, NON esiste storia dell’arte senza storia della Critica d’arte. I grandi capolavori, i maestri più noti, i geni acclamati ed osannati, non esistono in sé e per sé ma perché qualcuno li ha descritti, apprezzati, mitizzati. La comprensione di un quadro è tale perché ne definiamo con esattezza lo stile attraverso un atto critico che delimita l’opera (Primo Rinascimento fiorentino), ne definisce il perimetro culturale (l’influsso di Donatello, di Piero, di Leonardo), l’appartenenza a un Movimento (Barocco, Manierismo, Neoclassicismo), i caratteri formali (disegno, colore, pittoricismo, plasticismo, fronda anticlassica).

La Critica d’arte non è quindi estetica, speculazione astratta, ma una disciplina che dà Valore all’opera d’arte e senza la quale l’opera resterebbe una nebulosa confusa e incomprensibile. In secondo luogo, è una disciplina, che si interessa ai concetti Fondamentali dell’arte (Natura, Antico, Simbolo) e della teoria artistica (Idea, Bellezza, Grazia) senza i quali la nostra percezione delle opere del passato risulterebbe totalmente inadeguata.

1_Dante e “l’invenzione della critica d’arte: la nascita dell’Artista”. Giotto, il nuovo Policleto, la Re-invenzione della Natura e la nascita del mito fiorentino della Storia dell’arte e del primato assoluto di Firenze.

2-3_Giorgio Vasari e la nascita di una Moderna Critica d’arte con le Vite (1550), 2 Lezioni. La concezione storica generale, il Metodo critico, la fede nel Progresso, il significato sociale dell’artista (Raffaello), l’esaltazione di Michelangelo, la definizione di una nuova terminologia critica (“Grazia”, “Maniera”), il Mito della Rinascita dell’antico.

4_Erwin Panofsky e il saggio Idea (1924). Un capolavoro critico del Novecento. Da Alberti a Leonardo, da Raffaello a Michelangelo, da Albrecht Dürer al Classicismo, una folgorante rilettura dei più grandi maestri alla luce di un concetto cardine dell’epoca.

5_Le interpretazioni di Caravaggio: proposte per una moderna critica d’arte. La lettura illuminante di Roberto Longhi, l’alternativa di Maurizio Calvesi. Caravaggio come pittore realista, classicista, simbolico o Pittore della Controriforma? Un Grande Naturalista o un grande Disegnatore? Le ultime ricerche.

6_Heinrich Wölfflin e i Concetti Fondamentali della Storia dell’arte (1915). I Libri che hanno “cambiato la Storia dell’arte”: l’arte del passato alla luce di una nuova, avvincente terminologia.

7_Roberto Longhi e la nascita del “Metodo attributivo”, sulla scia di Cavalcaselle. Le intuizioni rapsodiche, le Grandi “congiunture”, la rivalutazione di periodi e artisti fino ad allora negletti o sconosciuti, le descrizioni ecfrastiche e immaginifiche.

8_Johan Huizinga: L’Autunno del Medioevo (1919) e il “Problema del Rinascimento”. Un grande affresco storico e sociale dell’Europa Moderna nel passaggio fra il 1300 e il 1400.

9_“Centro”, “Periferia”, Periodizzazione”. Maestri, luoghi, congiunture, nelle letture di Enrico Castelnuovo e Giovanni Previtali.

10_Sir Ernst Gombrich, Maestro della Storia dell’arte. I saggi più celebri, le analisi più raffinate (Leonardo, Raffaello, la luce, il lustro), i grandi concetti (l’eredità di Apelle), la terminologia insuperabile (Schema/Correzione, il Fare precede l’imitare)