UN MINUTO DI STORIA DELL’ARTE – MOBILI ITALIANI: Uno stipo per un palazzo

UN MINUTO DI STORIA DELL’ARTE – MOBILI ITALIANI: Uno stipo per un palazzo

Ebanista del Nord Europa attivo a Genova, stipo, ante 1593. Milano, Civiche Raccolte d’Arte.

Piccoli estratti dai nostri corsi per

UN MINUTO di STORIA dell’ARTE

Nel corso sulla Storia dei Maestri del Mobile italiano e i legami con i più grandi artisti…, condotto da Giuseppe Beretti, uno stipo a foggia di palazzo (attuale palazzo del Comune di Genova)

«Nicolò Grimaldi (1500 circa-1594) principe di Salerno, duca di Eboli, conte di Rapolla e signore di Altavilla; detto “il Monarca”, fu il più grande banchiere genovese del secondo Cinquecento. Finanziatore a tassi d’usura di tutte le guerre di Carlo V e di Filippo II; così potente da essere ritenuto nel 1575 uno dei responsabili della bancarotta della Corona spagnola. Nel 1564, all’apice della ricchezza e del prestigio, comincia a pensare a una dimora degna del suo rango.

Occorrono tre anni solo per sbancare il terreno sul quale sorgerà il più grande e monumentale palazzo di Strada Nuova (che diventerà dopo l’unità d’Italia sede del Comune di Genova). Architetti di questo imponente palazzo sono Giovanni e Domenico Ponzello (1520 circa-1598, 1589), allievi di Galeazzo Alessi (1512-1572), che vi lavorano tra il 1572 e il 1579. L’insieme, con paraste bugnate nel primo ordine, lesene doriche nel secondo e mascheroni digrignanti scolpiti da Taddeo Carlone (1543-1613) esce, complice le dimensioni, aggressivo e prepotente come il suo committente.

Presso le Raccolte artistiche del Castello Sforzesco di Milano si conserva uno stipo che è, con alcune variazioni riguardanti il portale, il modello esatto del corpo centrale affacciato su Strada Nuova del palazzo genovese. È un mobile a foggia del palazzo del “Monarca”, certo commissionato dal proprietario del palazzo stesso prima del 1593; di esecuzione accuratissima e di non grandi dimensioni (lungo 113 centimetri, è alto 58 e profondo 46), minuzioso, pieno di cassetti, cassettini, complicazioni e segreti. Si direbbe opera di uno di quegli ebanisti “d’oltralpe”, forse un tedesco, attivi in Italia in questi anni a Genova come a Napoli, dove la loro attività di costruttori di stipi in ebano e avorio è ben documentata.

©Giuseppe Beretti per CorsiArte

I Maestri del mobile italiano e i legami con i più grandi pittori, scultori e architetti dal Quattrocento all’Ottocento. Le vite di cinquanta Maestri che hanno scritto questa storia, ricostruite ripercorrendo le relazioni che li legarono ai grandi protagonisti della storia dell’arte, tra i quali Botticelli, Lotto, Palagi, Bernini, Foggini, Brunelleschi, Juvarra, Piermarini

 

Ebanista del Nord Europa attivo a Genova. Stipo a foggia del palazzo del “Monarca”, ante 1593. Milano, Civiche Raccolte d’Arte.