Ingres - visita guidata alla mostra, con Simona Bartolena

Ingres – visita guidata alla mostra, con Simona Bartolena

Lunedì 20 maggio, a Palazzo Reale, Simona Bartolena ci accompagnerà in una visita-studio per affrontare insieme una lettura storico-stilistica dell’opera di Ingrés attraverso la quale ripercorrere neoclassicismo e istanze romantiche. Inizio visita ore 14.30.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla segreteria di CorsiArte, chiamando il 3398064267

Jean-Auguste-Dominique Ingres (Montauban, 29 agosto 1780 – Parigi, 14 gennaio 1867), vissuto negli anni dell’Impero Napoleonico, della Restaurazione e della Monarchia borbonica artista non solo neoclassico, ma di transizione, anello di congiunzione con il romanticismo.

Allievo di David, eccellente maestro dell’arte accademica francese, perfeziona il suo stile che diventa sempre più personale e svincolato dall’accademismo di David.

Alcune forzature e distorsioni nella rappresentazione delle figure, come la schiena troppo allungata della sua odalisca, o il braccio di Teti allungato verso il volto di Giove o la testa rovesciata della sua Angelica, vengono considerati errori dai suoi contemporanei, ai quali fino a quel momento ancora sfuggiva la pittura del Rinascimento italiano, di cui Raffaello diviene per Ingres modello di riferimento.

Apprezzato anche dai sovrani, Ingrés ritrae Napoleone sia come console che come imperatore in trono, i reali di Napoli Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte che gli commissionarono opere fra cui il Fidanzamento di Raffaello e Paolo e Francesca.

Pittore di storia, di nudi classici e di ritratti, dipinge anche temi mitologici e letterari. Segnano la sua carriera  la serie di ritratti ufficiali di madame francesi, monsieur e letterati, commissionati dalla nuova classe emergente con l’urgenza dunque di mostrare la propria posizione sociale nel disimpegno e nel  lusso. Personaggi influenti, ritratti elegantemente vestiti, in posa familiare, solitamente in poltrona o accanto a oggetti che ne evidenziassero il ruolo sociale. Nuove formule e idee compositive, con espliciti riferimenti rinascimentali come l’adozione del ritratto a mezzo busto e l’introduzione di uno sfondo con paesaggi lontani, e come la studiata elaborazione nei soggetti con esiti di interesse psicologico ne fanno anticipatore dei tempi verso un sempre maggiore naturalismo.

[@Redazione CorsiArte]

Jean-Auguste-Dominique Ingres_Giove e Teti 1811_musée Granet di Aix-en-Provence

Jean-Auguste-Dominique Ingres_Giove e Teti 1811_musée Granet di Aix-en-Provence

Jean-Auguste-Dominique Ingres_Angelica_ 1819_Louvre

Jean-Auguste-Dominique Ingres_Angelica_ 1819_Louvre

 

Una mostra a cura di
Florence Viguier
comitato Scientifico
Adrien Goetz,
Stéphane Guégan,
Frédéric Lacaille,
Isabella Marelli
Gennaro Toscano