Il Good Design a Milano e il "Made in Italy" | con Matteo Pirola

Il Good Design a Milano e il “Made in Italy” | con Matteo Pirola

In occasione della Design Week, un corso monografico
sul Design italiano nella specificità dell’area milanese.
Partenza secondo semestre (da febbraio)
Docente
Matteo Pirola
Livello Monografico 
36 ore
 I corsi saranno attivati con un minimo di 8 iscrizioni e chiusi con un tetto massimo di 15

 

Storia del design
Il Good Design a Milano e il “Made in Italy”

La “love story” tra Milano e il Design è una lunga storia, iniziata più di un secolo fa, come in tutti i paesi industrializzati, ma divenuta ufficiale ed esclusiva dopo la seconda guerra mondiale, quando Milano e il Design diventano tutt’uno, scrivendo la storia moderna di questa disciplina.

Milano è accreditata internazionalmente come ” Capitale del Design” e se ne comprende la ragione osservando come, in questa città d’arte, artigianato e industria si svilupparono di pari passo, sostenendosi e integrandosi a vicenda e scoprendo allo stesso tempo il piacere di coinvolgere l’intero Paese Italia.

Protagonisti di questa storia sono numerosi artisti e architetti (i maestri del design italiano da Gio Ponti a Joe Colombo) che insieme ai nuovi imprenditori non solo hanno realizzato oggetti ma soprattutto hanno prodotto una “cultura del design” che ha preso vita sotto svariate forme. Conoscere questi autori, nella loro diversità e nel loro lavoro, è il modo migliore per capire perché il design italiano non è diventato solo uno “stile” ma una sorta di metodo che ha magicamente dato risultati sempre diversi.

Questi autori hanno vissuto una città ricca di eventi (la storia del panorama milanese), hanno aiutato gli imprenditori a definire la loro identità (storie di aziende e territori), hanno formato gruppi di lavoro spontanei (Radical Design) per il piacere di condividere le idee e l’obiettivo di costruire una coscienza, elemento fondamentale del progettare per la società.

L’arte è sempre stata il motore di questa disciplina, forse perché l’estetica di un prodotto è considerata tanto importante quanto la sua funzione (arte contemporanea e design). Questo è un tratto caratteristico dell’Italia dove la storia dell’arte evidentemente è retaggio di tutti e ove tutti sono cresciuti attenti alla bellezza delle cose, passate e dunque future.

Questo libero approccio della ricerca, dell’arte, del fare, ha trovato la sua massima espressione nell’arredamento e negli interni, ma anche nella progettazione illuminotecnica, nella moda, nella grafica, negli allestimenti, (light design – moda, grafica, mostre) come altri canali di elaborazione di un intero mondo che ha portato immediatamente a concludere che “tutto è design“.

A partire dagli anni ’80, Milano è diventata una città internazionale dove i nuovi designer erano anche autori provenienti dall’estero (una nuova generazione di maestri) che studiavano in Italia e lavoravano con aziende italiane.

La città è un contesto attivo, ricco di luoghi che testimoniano la grande disponibilità di una cultura preziosa a disposizione di tutti e che ha solo bisogno di essere colta, andando direttamente alla fonte (visite sui luoghi del design).

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